8/08/2011 – Breve intervista al neo-allenatore amaranto
Abbiamo approfittato della prima giornata di preparazione per scambiare quattro chiacchiere con il neo-allenatore della Castelnuovese Riccardo Mussi. Ne è scaturita una breve intervista che qui di seguito riportiamo.
Riccardo Mussi: dati anagrafici e curriculum giocatore-allenatore
Sono nato il 19 marzo 1972 a San Giovanni Valdarno. Adesso sono residente a Castelnuovo.
Ho vissuto a Modena e ho fatto tutta la trafila delle giovanile nel Sassuolo, poi un’esperienza di un paio di mesi di mesi a Udine nella Primavera.
Dopo sono tornato in Toscana e ho giocato a Cavriglia, Levane, Faella, Piandiscò… ho girato un po’ tutte le località della zona. Nel 2003 ho iniziato ad allenare (da giocatore-allenatore) a Radda in Chianti, 4 campionati di terza categoria culminati con la promozione in seconda categoria. Un’altra promozione a Gaiole in seconda categoria. Poi due anni a Staggia in Promozione. Il primo con una salvezza molto risicata all’ultima giornata, poi l’anno scorso dove, con un grande gruppo, ho raggiunto la semifinale Play-Off contro la Pecciolese. Una grande soddisfazione nonostante la sconfitta.
Ti ricordiamo capo ultras nella finalissima Play-Off contro il Forte dei Marmi, adesso siedi sulla panchina della Castelnuovese. Cosa ricordi di allora, cosa provi in questo momento?
Ricordo di essere stato a fare il tifo per un amico, per Marco Brachi e per un gruppo di giocatori fantastici. Per me la più grande squadra che abbia mai conosciuto nei campionati dilettantistici. Ho ancora la foto attaccata in camera mia.
Ironia del destino proprio io quest’anno ho sostituito Marco Brachi sulla panchina della Castelnuovese…. bellissimo ricordo, peccato perché fu un’amarezza grandissima, una delusione immensa per chi come me rera già attaccato, affezionato a questa società
Adesso sono molto felice, molto contento e spero di riuscire a dare al massimo il mio contributo per poter raggiungere quell’obiettivo che ormai da tanti anni a Castelnuovo si insegue.
Come è stato l’accordo con Piero e famiglia Nosi. C’è stata intesa a prima vista oppure….?
Con Piero, Serena e Sara c’è grandissima sintonia, c’è stata sicuramente un’intesa a pelle fin dall’inizio. Poi, come in tutte le buone famiglie, quando si devono costruire delle cose importanti, come una squadra di calcio a questi livelli, ci sono dei momenti in cui ci si si confronta e anche dei momenti in cui non si è d’accordo, ma questo non significa assolutamente che ci siano degli attriti, o ci siano stati dei contrasti. Mi sento di dire che non ci saranno nemmeno nel futuro perché c’è un grandissimo dialogo e questo penso sia il modo migliore per andare avanti. Direi che c’è la massima sintonia tra la famiglia, la proprietà, il direttore Casucci e la parte tecnica.
La rosa della Castelnuovese. E’ completa o manca ancora qualcosa? Sei soddisfatto dei giocatori che stai per allenare?
E’ stata completata quasi per intero alla vigilia del ritiro con l’arrivo di Luca Mariotti, un attaccante che ci dà le massime garanzie in termini numerici di realizzazione.
Stiamo cercando un portiere da affiancare a Brandi e agli altri ragazzi della juniores che sono in preparazione con noi. Lo stiamo cercando possibilmente in quota. Sono trattative con ragazzi che magari hanno l’ambizione di andare a giocare in lega pro e quindi bisogna essere un attimino pazienti.
(Infatti è stato poi tesserato Matteo Morandini, portiere classe 1994, n.d.r.)
Hai già un’idea del modulo con cui farai scendere in campo gli amaranto? 4-4-2, 4-3-3 …?
Il modulo va visto sempre in funzione dei giocatori a disposizione.
Concludendo con l’ultima parte della domanda precedente, io sono assolutamente soddisfato della rosa che abbiamo allestito con la proprietà e con il Direttore Casucci.
Cercheremo di sfruttare i difensori esterni e le incursioni sulle fasce. Partiremo con un modulo che sarà vicino ad un 4-4-2 poi, in questo mese, avremo tante possibilità per provare altre alternative che nel corso dell’anno ci saranno sicuramente utili.
Infine. Dove pensi che questa squadra possa arrivare e quali saranno le protagoniste del prossimo campionato di Eccellenza?
Al primo giorno di ritiro è un pochino presto per poterlo dire. Posso però dire che l’organico è stato strutturato per disputare una stagione da protagonisti. In questo campionato ci saranno realtà che hanno disponibilità economiche e con un bacino di utenza molto superiore al nostro. Dovremo sicuramente fare i conti con loro, però vogliamo essere protagonisti fino alla fine per giocarci la promozione, il passaggio di categoria fino all’ultima giornata.